#Tiziana Rinaldi Giacometti, #Artista,
Percezioni di VitaTiziana Rinaldi Giacometti inaugura la Mostra “Percezioni di Vita” presso gli Spazi di Officine Farneto il giorno venerdi 15 luglio dalle ore 19.00 fino alle 22.00. Con questa Personale si dà seguito ad un importante progetto culturale-artistico dal titolo “Diversità” a cura di Massimo Lupoli con Arturarte Contemporanea e di Miriam Castelnuovo con Associazione Culturale Quattro Colori Primari- Travelling Arts Project. Loro ospite fondamentale le Officine Farneto che nel dimostrare fiducia nei due curatori Castelnuovo e Lupoli, hanno reso possibile dall’inaugurazione della prima Collettiva “Diversità” con opere di 35 artisti ad oggi, la realizzazione e dunque il raggiungimento diun importante obiettivo. Di fatto questa idea di realizzare un grande progetto è nata con il proposito oltre che con l’ambizione di far conoscere l’arte ad un pubblico eterogeneo e di appassionare lo spettatore educandolo alla conoscenza della diversità in senso lato, intesa proprio come un arricchimento culturale. Ciascuna Mostra è stata parte importante di un unico progetto, già conosciuto come Travelling Arts Project con cui già nel 2013 fu dato un diverso senso all’arte itinerante con la Mostra Collettiva al Bioparco in occasione della Giornata Amaci di Arte Contemporanea e che da allora ad oggi ha trovato un’esatta continuità proprio qui a Officine Farneto, come in un contesto sempre variabile e mutevole a seconda dell’artista, il cui allestimento è stato accettato come una delle numerose scenografie all’interno di un solo Teatro e soprattutto mantenendo saldo il senso fondamentale di reciprocità tra luogo transitorio e opera itinerante. Questo è il concetto base su cui abbiamo voluto fondare questa diversa idea di Arte come per raccontare un viaggio, lungo ed esperienziale, il cui tracciato non era prevedibile come non lo erano gli umori che ne avrebbe potuto suscitare, inaugurazione dopo inaugurazione. Ciò che con il Travelling Arts Project si vuole continuare a diffondere è l’idea di un'Arte che possa itinerare senza più l’ossessione di essere ospitata in luoghi istituzionali o in locali per cui si richieda un affitto in cambio della curatela e della collaborazione dell'artista. L’Arte porta con se solo un messaggio diaccrescimento culturale oltre che estetico ed è sempre il risultato di tanto lavoro e di tanta fatica: come tale si ritiene che debba venire accolto, stimato e rispettato anche in contesti inaspettati. Tiziana Rinaldi Giacometti conferma pertanto una grande attitudine all’adattamento nella fase progettuale come in quella successiva della messa in pratica. In francesce metteur en scène significa Regia: Tiziana Rinaldi Giacometti si può esattamente definire tale e in questa veste regista di se stessa, severa e autocritica come altri non saprebbero essere nei confronti suoi e delle sue creazioni. Lo fa comunque rivelando una continuità di intenzioni nel proseguire quel viaggio che in Underwater trova il suo emblema nella valigia disfatta nell’acqua e che deve aver ricomposto con nuovi abiti in vista di un nuovo modo di itinerare rispetto al passato. Lo spirito caparbio e perfezionista del carattere di Tiziana Rinaldi Giacometti e con il quale ho avuto modo diconfrontarmi durante il primo allestimento assieme sulla più importante pista dipattinaggio a Roma, si rivela sempre più come un valore aggiunto alla propria arte: lo strumento inconscio con cui poter risolvere i bisogni insiti alla sua ricerca, ove l’indagine più intima e indecifrata della personalità intesa in senso generale, continua a farle da premessa. Come un flusso più potente la cui partenza è da riferirsi direttamente a Tiziana e alla potenza della propria personale energia creativa, che di fatto la coinvolge nell’ispirazione nei sensi e che si traduce nel nuovo desiderio di creare un’opera che sia rappresentativa e duratura. Come nel passaggio che dalle tele di grandi dimensioni la vede passare su quelle più piccole che con sorpresa colgono e accolgono lo stesso fiume in piena di intensità come dell’impulso vitale da cui Tiziana Rinaldi Giacometti si sente catturata durante l’elaborazione dei propri pensieri. In questo luogo espositivo, diverso dagli altri del passato, l’artista esplora se stessa ed è costretta a mettere in mostra davvero tutta se stessa: ma in questo gioco di parole è veramente lei la prima persona a volersi rifugiare pur di non apparire. Infatti lo spazio è grande abbastanza da doverlo riempire: emozioni contrastanti tra il gioire e il patire segnano il fragile confine tra pura immaginazione e il concretarsi di un sogno. Ma l’immaginazione è anche capace di portare con sé una forza talmente dirompente, che superata l’idea difinzione, riesce a proiettare l’oggetto dei propri pensieri nella concreta realtà. (dal Testo Critico di Miriam Castelnuovo) |
Tiziana Rinaldi Giacometti inaugurated the exhibition "Perceptions of Life" at the Officine Farneto Spaces day Friday 15 July from 19.00 until 22.00. With this staff will act further to an important cultural and artistic project entitled "Diversity" by Massimo Lupoli with Arturarte Contemporary and Cultural Association with Miriam Castelnuovo Primari- Four Colors Traveling Arts Project. Their fundamental guest is the Officine Farneto who, in demonstrating their trust in the two curators Castelnuovo and Lupoli, have made the creation and therefore the achievement of an important goal possible thanks to the inauguration of the first "Diversity" Collective with works by 35 artists. In fact, this idea of creating a great project was born with the purpose as well as with the ambition to make the art known to a heterogeneous public and to thrill the viewer by educating them to the knowledge of diversity in the broad sense, understood as a cultural enrichment . Each Exhibition was an important part of a single project, already known as the Traveling Arts Project with which in 2013 a different meaning was given to traveling art with the Biopark Collective Exhibition on the occasion of the Amaci Day of Contemporary Art and which since then has today he found an exact continuity right here at Officine Farneto, as in an always changing and changeable context depending on the artist, whose staging was accepted as one of the numerous sets in a single theater and above all keeping the balance fundamental sense of reciprocity between transitory place and itinerant work. This is the basic concept on which we wanted to base this different idea of Art as to tell a long and experiential journey, whose outline was not predictable as were the moods that could have aroused it, inauguration after inauguration. What with the Traveling Arts Project you want to continue to spread is the idea of an Art that can travel without the obsession of being hosted in institutional places or in premises for which a rent is required in exchange for curating and collaboration artist. Art brings with it only a message of cultural rather than aesthetic growth and is always the result of so much work and so much effort: as such it is considered that it should be accepted, respected and respected even in unexpected contexts.
Tiziana Rinaldi Giacometti therefore confirms a great aptitude for adaptation in the planning phase as well as in the subsequent one of putting into practice. In francesce metteur en scène means Director: Tiziana Rinaldi Giacometti can define exactly this and in this capacity as a director herself, and severe self-criticism as others would not be able to be against her and her creations. He does this by revealing a continuity of intentions in continuing that journey which in Underwater finds its emblem in the suitcase unmade in the water and which must have reassembled with new clothes in view of a new way of traveling with respect to the past. The stubborn and perfectionist spirit of the character of Tiziana Rinaldi Giacometti and with whom I had the chance to compete with me during the first set-up together on the most important dipping track in Rome, reveals itself more and more as an added value to his art: the unconscious instrument with which to solve the needs inherent in his research, where the most intimate and indecipherable investigation of the personality understood in a general sense, continues to act as a premise. As a more powerful flow whose departure is to be referred directly to Tiziana and to the power of her own personal creative energy, which in fact involves her in the inspiration in the senses and which translates into the new desire to create a work that is representative and lasting . As in the passage that from the large paintings he sees her pass on the smaller ones that surprise and receive the same river in full intensity as the vital impulse from which Tiziana Rinaldi Giacometti feels captured during the elaboration of her thoughts. In this exhibition place, different from the others of the past, the artist explores herself and is forced to show off her whole self: but in this play on words she is really the first person to want to take refuge not to appear. In fact, the space is large enough to have to fill: mixed emotions between joy and suffering marking the fragile border between pure imagination and materializing a dream. But the imagination is also able to bring such a disruptive force that exceeded the idea difinzione, can project the object of one's thoughts in reality. (from the Critical Text of Miriam Castelnuovo) |